IL PIANTO DELLE ZITELLE
Il Pianto delle zitelle e' la narrazione cantata della Passione e della Morte di Gesu' Cristo. Esso viene rappresentato la mattina della festa della SS. Trinita' da ragazze di Vallepietra nel santuario dedicato alla SS. Trinita', situato a 12 km dal paese. Il Pianto (cosi viene chiamato dai vallepietrani) e' stato definito in vari modi dagli studiosi che si sono approcciati ad esso: laude sacra, sacra rappresentazione, sorta di sacra rappresentazione e via dicendo. La varieta' di diciture con cui si e' indicato questo componimento e' dovuta al fatto che, a livello stilistico, il Pianto delle zitelle si situa a meta' strada tra la laude sacra (risalente al XIII sec.) e la sacra rappresentazione sorta e affermatasi durante il XV sec. Il Pianto delle zitelle possiede caratteristiche di ambedue le forme letterarie suddette, ossia: la laude sacra e la sacra rappresentazione. Carlo Necci, in uno studio del testo letterario del componimento, ha rinvenuto delle somiglianze con il piu' famoso Pianto della Madonna di Jacopone da Todi risalente al XIII secolo. In uno studio successivo, Maurizio Sparagna, nipote del piu' famoso Ambrogio, ha precisato che le similitudini in questione sono dovute per lo piu' al tessuto di vicende dei due componimenti. Per quanto riguarda invece la metrica, il Pianto vallepietrano e' sicuramente piu' vicino alla sacra rappresentazione per il fatto che in tutto il componimento prevale l'endecasillabo. Il verso endecasillabo non e' l'unico presente, esso in effetti inizia con un Prologo basato su ritmi diversi: quello iniziale ( Se i cieli bramate / Voi anime belle / Le mesti novelle / Sentite su ) e' composto di quartine di settenario, due senari e un quinario tronco. Il Prologo conclusivo si presenta anche esso composto da quartine consistenti in un senario, due settenari a rima baciata e da un quinario tronco. Questi due Prologhi infondono alla lauda sacra il carattere della sacra rappresentazione, che, come si e' detto, e' successiva alla lauda in quanto caratterizzata da un'introduzione ed una chiusura nello stile simile a questo del Pianto delle zitelle. Il Pianto delle zitelle e' strutturato nel seguente modo: inizia con il Veni Creator, che e' un'invocazione allo Spirito Santo, la quale inizia con una strofa in latino, intonata dal sacerdote attualmente e dal vescovo in passato, a cui segue il coro delle zitelle, in italiano volgare. Il Veni Creator e' composto di quartine di settenari con rima ABBA. L'invocazione si conclude con l'Oremus cantato anche esso dal sacerdote. A questo segue il Canto per dare il tono eseguito dalle zitelle. Il canto continua con il Miserere mei Deus intonato dalle zitelle che inizia con una strofa in latino a cui fanno seguito strofe in volgare. Dopo il Miserere inizia la narrazione dei Misteri, ossia di oggetti e personaggi della Passione e Morte di Cristo, intervallati ognuno dal coro. I Misteri sono: Il Calice, Le Funi, La Mano, La Colonna, Le Sferze, Le Spine, Giuda, Pilato, Ecce Homo, I Chiodi, Il Fiele, La Lancia, Il Crocefisso, La Croce, La Maddalena, La Madonna e La Marta. I Misteri si concludono con un Prologo che e' rivolto ai fedeli perche' ottengano la beatitudine.

(Fonte Internet)